Grandi persone che hanno lasciato una grande eredità devono essere conservate per sempre nella memoria dell’umanità. Uno di quelli che meritano questo atteggiamento è il più grande creatore del secolo scorso, il regista italiano – Federico Fellini. In suo onore è stato fondato quest’anno il Museo Felliniano della città di Rimini, il più grande tra tutti quello intitolato al maestro. Il museo è diventato più di un magnifico simbolo della memoria di Fellini. È stato concepito come una celebrazione della più alta eredità lasciata dal Grande Italiano al mondo intero. I visitatori hanno accesso a una celebrazione dinamica della dimostrazione della vera arte cinematografica, che riflette con l’aiuto dei dipinti di Fellini tutti i sentimenti umani: stupore e dolore, gioia e odio, immensa felicità ed estasi, dolore e rabbia. Riflette con successo il credo principale del maestro: “tutto è soggetto all’immaginazione”.
Considerando un così alto significato del monumento creato al patrimonio del grande regista, solo veri professionisti sono stati coinvolti nella creazione dell’identità visiva del Museo. Lo sviluppo dello stile è stato affidato ai rappresentanti di spicco del bel mondo creativo d’Italia – il team di progettazione dello studio FM milano (Milano, Italia) conosciuto fuori dal paese. Il team è riuscito non solo a riflettere lo spirito della vera cinematografia dell’epoca del maestro, ma anche a trasferire una particella del talento del maestro nella grafica.
L’elemento centrale della composizione del logo è l’abbreviazione del nome del museo. La soluzione unica nella costruzione di questa composizione permette di interpretarla in diversi significati semantici. Le lettere bianche hanno la forma di una proiezione in avvicinamento proveniente dalle profondità dello spazio nero. La gamba destra della lettera “M” è rappresentata da un rettangolo bianco. L’intera composizione è progettata in modo tale da creare l’impressione visiva di un fascio di proiettore durante la proiezione di un film in una sala cinematografica buia. L’ultimo elemento della lettera “M” funge da schermo. Se la composizione è posta su un campo di colore diverso, le lettere delle sigle sono realizzate in nero e assumono la forma stilizzata del megafono di un maestro, con il quale venivano loro ripetutamente impartiti comandi. Le due varianti simboleggiano i due elementi principali del cinema moderno: luce e voce. Insieme diventano un modo efficace per riflettere l’idea di espressività e formare una proiezione, sia dell’immagine sullo schermo, sia del talento stesso del maestro per i capolavori che crea.
Oltre a tutti gli elementi dell’immagine, è stato sviluppato un altro elemento dell’emblema: un rinoceronte che galleggia su una barca. La sua idea è stata tratta dalla parte finale del dipinto di Fellini del 1983 “E la nave va”. Il rinoceronte, combinato con una vivace tavolozza di colori e una grafica semplice e astratta, è diventato parte integrante delle installazioni digitali interattive del museo. Ciò ha permesso in modo così originale di garantire l’imitazione dell’atmosfera creativa che regnava sul set al momento delle riprese.